Spaghetti al pesto di uevas de maruca con basilico e mandorle
Il maruca, in italiano molva molva, un pesce molto simile al merluzzo ma molto più economico da cui si distingue sostanzialmente dalla ombreggiatura rosata della livrea e dall’assenza delle caratteristiche macchie nere del merluzzo, è uno dei pesci più diffusi nei mercati spagnoli. È talmente simile al merluzzo che spesso i suoi filetti, salati e spellati, vengono spacciati per filetti di baccalà. È prevalentemente un pesce atlantico, anche se è pescato pure in mediterraneo e se non sbaglio in Sicilia è conosciuto come pesce lupo o pesce palo.
Le uova dei grossi maruca vengono salate ed essiccate dagli artigiani della zona di Alicante e poi vendute in tutta la Spagna, e sono sensibilmente più economici delle uova di tonno rosso, di bonitos del norte (tonno bianco) o di muggine, i pezzi di salatume più diffusi in Spagna.
Le uevas de maruca sono, al gusto ed alla consistenza al morso, vicine alle uova di muggine, la bottarga, anche se meno delicate, ugualmente poco salate e se freschissime un po’ gommose, e si riconoscono facilmente dal colore rosso acceso della “pelle”.
Mentre quattro etti di spaghetti cuocevano in acqua poco salata, ho pestato due piccoli spicchi d’aglio Rosso di Nubia, 50 grammi di mandorle ed un mazzetto di basilico, poi ho trasferito il pesto in una ciotolina, vi ho aggiunto 20 grammi di uevas de maruca grattugiati, due cucchiai di olio extravergine d’oliva, ed ho emulsionato il pesto con due cucchiai dell’acqua di cottura della pasta.
Ho versato la pasta in una ciotola e l’ho condita con un filo di olio di frantoio ed una generosa grattugiata di pepe nero, quindi ho fatto le porzioni, ho versato una dose di pesto su ogni piatto, ho aggiunto altre uevas de maruca piallate, ho portato a tavole il pesto avanzato, una ciotola di muddrica atturrata, la bottiglia di olio di frantoio, e…
Buon appetito trapanesi, e non